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giovedì 17 dicembre 2009
















TESCHI, RICORDI DI MORTE, NIENT'ALTRO CHE NOI STESSI SENZA LA CARNE.
VOLTI STRANI INCROCI DI STORIE, DI EMOZIONI, DI MORTE.
ERA QUI DOVEVAMO VEDERCI AMORE, ERA COSì CHE DOVEVA FINIRE ERA COSì CHE DOVEVA ANDARE.
CI SIAMO VISTI IN UN DESERTO DI RABBIA, LA VISTA DI NOI STESSI RIFLESSI L'UNO NELL'ALTRO NON BASTAVA A PLACARE TUTTO L'ODIO CHE ERA PARTE DI NOI.
MI GUARDAVI E MI DICEVI CHE NON SAREI MAI RIMASTO SOLO, SENZA CHIEDERTI SE LO VOLEVO REALMENTE, E SE TUTTO AVREBBE MAI PRESO FORMA, IO AVREI VOLUTO AMARTI AVREI UCCISO PER VEDERTI SORRIDERE, AVREI VENDUTO QUEST'ANIMA AL DIAVOLO, SOLO PER FARTI PIACERE, SENZA CHIEDERMI PERCHè, SENZA PENSARE CHE ALLA FINE SIAMO SOLO TESCHI COPERTI DI CARNE.

martedì 1 dicembre 2009

vento ricordo passione

















Cammino e le fronde degli alberi spezzano il vento.





Cammino per farmi trasportare nel nulla, perchè è dal nulla che vengo.





Cammino perchè alla fine non mi resta altro, i ricordi passano dai deserti alle montagne, dalle verdi pianure ai bianchi monti, dall'inverno all'estate, i ricordi accompagnano il mio cammino.





Non sò dove il cammino mi porti, se verso l'infinito o verso il limite della terra, tutto per noi è apparentemente limitato, anche se il cammino sembra infinito, arriveremo alla fine in cima a una scogliera, non sarà il vento a fermarci, ci spingermo oltre, cadremo, moriremo e finalmente i pensieri e i ricordi saranno liberi di volare verso l'infinito, spinti dal vento che spezzato soffia.










Roberto Atria