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sabato 24 dicembre 2011

Cambiamo sto mondo de merda

Qui in questa terra non ci sono angeli, sono finiti, li abbiamo eliminati.
Vedo gente strafogarsi, ingozzarsi, culoni enormi che occupano spazi non propri, abbondanza e carestia.
Nella melma ci restano sempre le stesse persone, le stesse razze di gente immeritevoli di vivere.
Se stai leggendo aiutami, dammi una mano a cambiare qualcosa, dammi una mano a dare una ragione di vivere a chi non ha nulla, aiutami a dare un senso a questa vita.

Ho un progetto, vendiamo tutto e costruiamo un`isola felice in Africa, dove tutto e` vecchio, dove tutto e` vero. se hai un po` di coscienza chiamami e compra un quadro, concorrerai a realizzare un sogno, dove puoi anche esserci tu. 0039 333 8766536

Paint from the hell
















martedì 5 luglio 2011

Allestimenti per poveri spiriti

Anche quest'anno abbiamo cercato di far splendere la merda, ma credetemi, tutto inutile, del resto si sà che il villano, l'asino e il maiale sono fratelli di sangue, volevamo lustrare le pupille di gente che va in giro con un involucro senza l'anima, come almeno la nostra classe politica, mi vergogno, adesso che Antonio è volato in cielo saremo un pò più soli, ma sempre più convinti che un posto per pochi eletti esista davvero

sabato 2 luglio 2011

dimostrazione di stile e grandezza..........

Abbiamo deciso di stupire, vogliamo che qualcuno possa guardarci e nella più assoluta inconsapevolezza possa dire mi piace, non so perchè ma mi piace.......

lunedì 28 marzo 2011




Roberto Atria






"Solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo

lo cambiano davvero" A. Einstein







Esistono artisti che dipingono ciò che vedono, altri che dipingono ciò che ricordano o ciò che immaginano. E altri che dipingono i loro sogni e la loro follia.

Roberto Atria è spinto dal demone della follia, quello che scava alla radice dell'espressione artistica.

L'esplosione improvvisa che emerge dalle sue opere sono cromatismi alchemici, flussi informali di energia prefigurale.

Come rilievi marmorei le masse dense invadono l'orizzonte visivo dello spettatore e dilatano gli spazi reali e diffusi della sua percezione.

Gli stimoli visivi, reali o evocati dalla sua memoria, nel momento della creazione dell'opera d'arte, trasformati dalla sua mano in colori e forme, generano un universo mentale dai contorni indefinibili.

In questo senso l'arte di Roberto Atria (Piranha) amplifica la realtà, crea un nuovo "canale mentale" in grado di aprirsi a nuove esperienze.

La vita di Roberto Atria si confonde con la vita dell’artista. Si può dire, con una metafora neanche troppo ardita, che il suo vissuto trae le origini da foreste incommensurabili aggrovigliate di simboli, dopo aver scavato pozzi di immaginario e bevuto acque di terre straniere e asciugato lungo le strade i segni del suo passaggio, lasciando i suoi ricordi su tele insolenti.

Roberto da tempo aveva questo progetto, quello di ribellarsi a tutto ciò che rappresenta la realtà e vive nella realtà.

Credo, avendo seguito il percorso artistico dell’artista in questi ultimi anni, di ritrovare in Atria una rielaborazione nuova dell’immaginario pittorico dei nostri tempi, questa volta capace, anche se in forme non figurative, di ricostruire in una dimensione più coerente gli aspetti parcellizzati della realtà che ci circonda.








Isteria, insana mente di esseri talmente labili da cancellarsi in automatico, maiali da soma, pecore da combattimento, animali che vivono vita non loro, ecco cosa siamo, tante pulci sul culo di un elefante.
Un sentitissimo vaffanculo di vero cuore ai bastardi che popolano la mia giungla imperlata di sesso e di umori.





O voi che avete i morti sepolti sotto l'erba verde e che con tanta gioia potete dire, qui, qui giace il mio caro, voi non sapete che desolazione e che tristezza in quelle lapidi orlate di nero che non ricordano ceneri.
Io ero uno di quell'equipaggio, le mie urla si mescolavano al verso dei gabbiani, il mio odio indicibile si fece immenso.
La mia colpa aver ucciso l'albatro, spirito guida, la maledizione si abbattè su di noi, ossa e cenere sulla sabbia a ricordare la grandezza di chi è stato e mai più sarà, amen

mamma africa

mercoledì 23 febbraio 2011

FELICITA' INFINITA


OGGI IO ATRIA ROBERTO GENIO DI INSANA FOLLIA, IN UN ETERNO MOMENTO DI LUCIDITA' 23 FEBBRAIO 2011 ALLE VENTITRE E TRENTA DI QESTO GIORNO CON TESTIMONE DIO MIO PADRE E IL MIO CUORE, MI SONO INGINOCCHIATO E HO CHIESTO A LUIGIA CORTI DI SPOSARMI, MI HA GUARDATO COI SUOI OCCHI CELESTE ETERNO E COMMUOVENDOSI E SINGHIOZZANDO MI HA DETTO DI SI.

HA SALVATO LA MIA VITA, HA REGALATO UN SORRISO ALLE TENEBRE CHE MI HANNO CELATO E NASCOSTO AGLI OCCHI DELLA REALTA'.

LUIGIA, TI AMO E GIURO CHE ETERNAMENTE SARO' TUO, DIO MI E' TESTIMONE, OGNI ANIMA, OGNI AMICO CHE NON C'E' PIU' MI E' TESTIMONE, PAPA' MI SEI TESTIMONE. PER SEMPRE TUO ROBERTO