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lunedì 17 febbraio 2020

RIFLESSIONI


Un mondo

Sguardo trasognante, testa piena di pensieri e notizie che corrono più veloci del sangue nelle mie vene.
Immagino un mondo dove non ci sia la sofferenza, dove ogni popolo abbia avuto il proprio sviluppo coi propri tempi, niente colonialismi del cazzo, nessuno si arricchisca a spese di vite, esseri umani considerati poco più di niente, fame malnutrizione morte, questo è quello che ho immaginato.
Vedo mamme preoccuparsi dei propri figli, appena una linea di febbre, supposte e medico, vedo figli dei figli morire per un pezzo di pane, vedo vite spezzate dal freddo.
Fabbricanti di morte fondano il proprio benessere sull’incoscienza di una mano assassina che si muove negli angoli più remoti di questo grande meraviglioso mondo, armi ovunque in mano a cervelli azzerati, in mano a gente frustrata, che strage dopo strage in nome di Dio siano assolti.
Vedo uomini accerchiare altri uomini per un piccolissimo pezzo di terra, vedo anime resistere fino all’ultimo respiro perché niente è più inutile che morire senza aver lottato.
Certo nei miei pensieri di uomo solo non trovo soluzione, perché soluzione non esiste, abbiamo fuso malattie e virus così da renderli immortali, niente cure per le nostre malattie, niente vaccini per peste nera, che la morte sia l’unico rimedio a tutto questo, perché le vite che si spengono erano vite inutili.
Dov’ è Dio in questi periodi, affaticato dalla creazione sarà a riposo, sarà in vacanza su un altro pianeta da lui creato, affidiamo sempre a lui gli ultimi pensieri anziché usarli come monito a chi rimane perché nessun insegnamento è più grande dell’esperienza di chi ha vissuto a lungo in questo mondo.
Che Dio ci aiuti pensiamo, ma basta un cattivo pensiero perché tutto vada male, fame, guerra, distruzione, ecco quello a cui assistiamo giorno dopo giorno, anno dopo anno senza che nessuno riesca a farci niente, ecco quello che vedo, oltre il buio il niente.
Non ci sto, non mi sta bene, certo ci sono le marce di protesta, cortei urlanti di gente che solleva il problema, si marcia lungo le vie di qualche città, un puntino in un buco di culo, urla che rimarranno inascoltate.
Segregazione, muri costruiti intorno a proprietà che non appartengono a nessuno, guardando quei muri viene in mente che ognuno possa portarsi dietro qualcosa dopo la morte, ci si innamora di tutto ciò che è materiale e ci si dimentica di vivere e far vivere anche gli altri, la sera si guarda distrattamente la tivù e la notizia che più fa rabbrividire e l'aumento del canone rai, mentre nel mondo si muore e si muore perché tu non hai alzato un dito per dimostrare il tuo disaccordo.
Basta poco per comprendere il dolore, ma è doloroso perdere il niente che ogni giorno conquistiamo.
Restiamo umani, si Vittorio restiamo umani.




IL MONDO RINGRAZIA



I BAMBINI DEL MONDO RINGRAZIANO



MAMMA NON HO FAME OGGI